Amori “sbagliati”
Perché siamo attratti dalla persona “sbagliata”, cioè quella che ci fa soffrire (tecnicamente definita “disfunzionale”) .
A quasi tutti capita nella vita di innamorarsi di qualcuno che è totalmente “sbagliato”. Una persona può risultare “sbagliata” per noi, perché ci rifiuta in modo più o meno diretto, perché non ama le stesse cose che ci piacciono, perché non è tanto sensibile rispetto ai nostri bisogni, perché è eccessivamente richiedente di attenzioni, perché è troppo critica, perché ha un aspetto sgradevole, ecc., ecc.
Ma il punto è : perché siamo attratti o ci innamoriamo della persona “sbagliata”?
Quando siamo attratti da persone che sono totalmente e completamente sbagliate per noi, è la parte più ferita di noi che fa la scelta e ci fa ritrovare nelle situazioni che ci fanno sentire il “dolore originale” , quello della ferita emotiva più antica e grave della nostra vita, come per cercare di trovare finalmente una soluzione.
Per esempio, alcuni si trovano sempre innamorati di qualcuno che li rifiuta, o li svaluta, o li tradisce, o li mette all’ultimo posto della propria vita dopo il lavoro, dopo questo o quello, ecc.
È la nostra parte ferita, il “bambino ferito nel nostro cuore”, che cerca ancora di essere amato, riconosciuto e rispettato;
è “il brutto anatroccolo”in noi, “la cenerentola” in noi, la parte di noi che si sente inferiore, insignificante, sbagliata, inadeguata che ci fa rivivere sempre la stessa “scena”, perché domanda il suo valore; si sente in qualche modo difettosa e cerca in tutti i modi di trovare una soluzione e così attrae persone che evidenziano la stessa sensazione :l’inconscio è programmato per attirare persone che ci fanno sentire le nostre ferite e che hanno le nostre ferite.
Rivediamo le nostre ferite in modo che possiamo finalmente raggiungere il processo di guarigione.
Non possiamo guarire cose di cui non siamo consapevoli. Dobbiamo affrontare la sensazione dolorosa o scomoda, imparare come affrontarla e come superarla.
Quindi, come possiamo rompere questo ciclo?
Dobbiamo riconoscere il nostro sé superiore, ovvero la parte che conosce la verità su di noi e sa che siamo esseri unici e meravigliosi, degni di essere amati e rispettati, ecc.
Dobbiamo iniziare ad identificarci con
questa parte di noi e non col nostro “se ferito”.
Davanti alla consapevolezza del proprio essere reale, Improvvisamente ci si rende conto che tutte le persone “sbagliate” che si sono incontrate servivano per spingerci a divenire coscienti di noi stessi, del nostro valore reale e di come sia il caso sentirsi e comportarsi nelle diverse situazioni; uno stato d’animo che ci esorta a guarire i nostri rapporti dall’interno.
Nulla ci ispira a crescere più di un cuore spezzato.
Nulla più del cuore spezzato ci ispira ad andare oltre al nostro ego alla ricerca del nostro essere piu vero e profondo.